Ieri sono state effettuati i trasporti e la collocazione negli spazi previsti del museo delle due sepolture dell’Età del Rame (a cura di Arterìa), sia quella già presente nel museo di Piadena (da Calvatone) sia l’altra proveniente dai depositi del Museo Civico Archeologico di Cremona (da Fontanella Mantovana).
Lo spostamento della prima ha presentato da subito i suoi imprevisti. Una
volta smontato il vecchio arredo che la conteneva, si è constatato che la cassa (presumibilmente realizzata negli anni ’50 del secolo scorso) presentava il fondo costruito in assi di legno prevalentemente non inchiodate e ormai non aderenti alle pareti: il rischio era un cedimento della struttura o comunque un suo progressivo svuotamento della terra, ormai sabbia friabile. La soluzione è stata risolta con l’inserimento di un pannello ligneo della stessa misura della cassa e il rivestimento delle pareti con pellicola.
Poggiata su un carrello, la sepoltura è stata portata al piano terra in
ascensore e poi con l’altra ascensore, quello del museo nuovo, fino al piano.
Con l’utilizzo di pallet è di travi di legno (internamente alla nicchia) sono stati realizzati i basamenti per la posa di una trave in acciaio con carrucola: una volta imbragata, la sepoltura è stata adagiata nell’alloggio che era stato previsto nell’arredo.
A breve verrà fatto un controllo ed eventuale intervento da parte di un restauratore, e poi si procederà a terminare l’allestimento con la chiusura della vetrina.
Nei prossimi giorni il racconto dello spostamento dell’altra sepoltura.