Seconda fase di verifica dei possibili colori per l’arredo interno delle vetrine.
Dopo le tinte “piatte”, si è passati a utilizzare per le basette un mordente su una superficie in legno naturale con le venature in evidenza. Tra i vari colori provati quelli che hanno convinto maggiormente sono il verde e l’arancione (magari da riprovare con una punta di marrone in più), ma anche l’azzurro (per un utilizzo più mirato). Rispetto alle tinte uniformi, l’uso del mordente ha convinto per la sua capacità di “muovere” l’arredo della vetrina senza accentrare troppo l’attenzione.
Non tutti i ripiani e le basi saranno colorate con il mordente ma, oltre al piano della vetrina, saranno usati anche componenti in legno naturale: le diverse tipologie saranno usate per assecondare o sottolineare le scelte e i messaggi dell’ordinamento dei reperti.
Per le vetrine della sala del territorio, con il ripiano laccato rosso, convincono però maggiormente i colori “piatti” sulle tonalità del grigio.
Ciao, è interessante e sopratutto giusta l’idea del colore per comunicare visivamente con il pubblico. Ma la scelta su quali basi si è formato? gusto estetico, prove varie..?
Ciao. Soprattutto abbiamo svolto molte prove con campioni di basi colorate: avendo tempo disponibile è il metodo più affidabile (e anche il più “divertente”)
Grazie per avermi risposto. La mia curiosità è nata dal fatto che sto preparando il mio argomento per la tesi di laurea sull’uso del colore nell’ambito museale. Quindi mi ha incuriosito il blog e anche l’idea di descrivere tutti i passaggi. Davvero interessante e d’ispirazione.
In bocca al lupo per la tesi! Argomento interessante…