Non dico che di notte che non ho dormito per l’emozione, che sarebbe troppo, ma appena sceso dal treno mi sono infilato in museo senza passare dagli uffici: troppo curioso di vedere come erano venuti i colori alle pareti.
Anche se la giornata è grigia, con quel cielo così tipico dell’inverno padano, e manca ancora l’illuminazione artificiale, la luce è sufficiente a valutare la resa cromatica.
Per valutare appieno il risultato bisognerà comunque aspettare la presenza
dell’illuminazione e soprattutto quella dell’arredo che toglierà alle pareti il ruolo di protagonista assoluto che hanno in questo momento. Ma per quanto mi riguarda al momento il risultato corrisponde alle scelte progettuali: i colori sono venuti come ce li aspettavamo, hanno cominciato a connotare gli spazi, sono il primo ingrediente di quello che sarà l’allestimento del museo.
Per settimana prossima la tinteggiatura, fatta con colori a calce, sarà terminata: giusto in tempo perché mercoledì cominceranno ad arrivare le
vetrine.
(ma questa vasca al centro? mica si può dire tutto subito…)
il verde è proprio un bel verde, anche l’ocra però…e che dire dell’arancio? basta con i musei “grigini”….da qualche parte conosco anche una sala azzurra ma così azzurra che paolo conte ci scriverà su una canzone…(buon lavoro ragazzi)