La vetrina – il prototipo

Mercoledì 31 ottobre sopralluogo per verificare la realizzazione dei prototipi delle due tipologie di vetrine, verticale e a muro, presso la ditta che le realizzerà (WWS Italia): prende forma lo scheletro di quella che saranno le vetrine, al momento al momento solo la struttura portante realizzata in scatolare di ferro, con i travetti semplicemente “puntati”. Si verifica la resa visiva e si mettono a punto i particolari, si affrontano le eventuali criticità.

Una volta termina, la vetrina verticale sarà composta da quattro lastre di cristallo stratificato, satinati nella fascia inferiore sotto il ripiano espositivo e in quella superiore in corrispondenza del cappello che ospita l’impianto di illuminazione.

Considerando le dimensioni ridotte degli ambienti del museo, in origine formato da case di abitazione privata, la leggerezza del cristallo concorrerà a ridurre l’impatto visivo delle vetrine.

I due lati corti costituiscono le ante per accedere all’interno del vano espositivo e in quello sottostante, destinato a deposito: la semitrasparenza del vetro satinato lascerà intravvedere al visitatore le sagome di quanto contenuto, offrendogli la suggestione degli altri reperti da esporre e caratterizzando l’immagine di ogni vetrina. Ma tutto questo ora si può solo immaginare.

Un pensiero su “La vetrina – il prototipo

  1. Secondo me è meglio che le casse con gli scheletri siano appena più alte della profondità del vano perchè, se la gente ci passa sopra, non le vede, mentre vengono musealizzate proprio a tale scopo; inoltre, i cristalli si sporcano e poi sembrerebbe di schiacciare quelli che sono scheletri, ma erano persone
    Paolo Ceriani

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